I nonni sono un tesoro per la famiglia, l’amore tra nonni e nipoti è prezioso. Sono considerati in molte famiglie come degli angeli, mentre in altre famiglie sentiamo racconti di nonni assenti o percepiti dai genitori come nonni menefreghisti. Affrontiamo insieme questo rapporto e i benefici psicologici che possono esserci. In questo articolo proponiamo una riflessione sui nonni, e sulla relazione psicologica tra nonni e nipoti.
Le coppie generalmente non informano i propri genitori della ricerca di un bimbo, o almeno non nel dettaglio.
Si diventa cosi nonni un po’ per caso, non viene chiesto il consenso; il nipotino viene quindi visto come un dono.
Essere nonni è pertanto un’identità nuova, da scoprire, una nuova vita da creare.
Si può essere nonni in modo diverso: diventare nonni significa aprire un capitolo inedito della propria storia.
In questi ultimi anni l’aspettativa di vita è cresciuta in modo considerevole. La generazione precedente ha potuto godere del boom economico degli anni 80/90, c’è stato un miglioramento dello stile di vita. Cosi, ora, abbiamo nonni mediamente più colti e più benestanti.
In passato i figli si dovevano prendere cura dei loro genitori, ora invece spesso sono proprio loro ad aiutare economicamente i propri figli; curano i nipoti, sono protagonisti della vita familiare oltre che memoria storica della famiglia.
Sono un punto di riferimento così importante, che nei casi di separazione, sono spesso coloro che rassicurano i nipoti e permettono ai bambini di esprimere il proprio malessere. A livello legislativo sono tutelati in modo tale che venga garantito il mantenimento del rapporto con i nipoti a prescindere dalla separazione della coppia coniugale
Relazione psicologica tra nonni e nipoti
In alcuni casi i nonni ricoprono un ruolo educativo, per esempio quando trascorrono molto tempo insieme ai bambini.
Un classico è quando si vive tutti sotto lo stesso tetto, oppure c’è molta vicinanza tra le abitazioni, o ancora quando i genitori lavorano molte ora al giorno.
In questo caso, nella nostra esperienza clinica, abbiamo visto nei nonni anche atteggiamenti autorevoli e responsabili che ampliano, o a volte si sovrappongono, all’educazione data dai genitori stessi. Se gli interventi e i valori trasmessi sono concordati e rispettati, assistiamo ad un arricchimento nello sviluppo del bambino, sotto tutti i punti di vista, quindi cognitivo, emotivo, motorio e morale.
Ci sono invece nonni che sono più dei compagni di gioco per i propri nipoti, infatti, in questi casi, i nonni pur essendo adulti riescono a tornare bambini più facilmente rispetto ai genitori. Trascorrono meno tempo con loro e quindi possono essere più permissivi, spesso questi nonni sono quelli che rivestendo un ruolo ludico, riescono a favorire la creatività e la socializzazione.
Rapporto tra nonni e genitori: da costruire insieme
E’ importante che ognuno rispetti il proprio ruolo e che le regole siano stabilite dai genitori. Non ne servono tante, ma devono essere chiare e condivise e quando vengono disattese, va spiegato al nipotino che si tratta di un’eccezione e mamma e papà devono sempre essere informati.
La mancata informazione dei genitori, oltre a creare disguidi ed equivoci, insegna al bambino che bisogna “mantenere un segreto” con i genitori. Questo insegnamento purtroppo può essere esteso anche ad altri contesti, per esempio la scuola, può generare confusione o addirittura essere pericoloso.
Bisogna sempre insegnare ai bambini che ai genitori si PUO’ e si DEVE dire tutto, niente segreti per i genitori.
Il dialogo, il confronto e la fiducia sono alla base di una buona collaborazione tra chi si prende cura dei bambini. Questo permette di dare ai piccoli dei messaggi chiari e coerenti che contribuiscono a creare sicurezza e quindi autostima.
Purtroppo, invece, soprattutto nei casi di separazione o di astio (un esempio è il famoso rapporto nuora-suocera), assistiamo a continue critiche, più o meno velate, svalutazioni, giudizi, competizioni tra gli adulti. Questo, oltre ad inasprire i rapporti tra tutti i membri della famiglia, mettono in grosse difficoltà i bambini che non sanno più cosa possono o non possono fare.
E anche “da che parte stare, minando cosi la sicurezza e la serenità familiare, che invece sarebbe diritto di ogni bambino avere.
Ciò che riscontriamo nella pratica clinica è che spesso molte difficoltà sorgono quando i nonni vengono sovraccaricati dai propri figli nella cura dei nipoti. Questo fa sì che si sentano investiti di una responsabilità eccessiva che genera ansia e non permette di vivere a pieno il loro nuovo ruolo.
I nonni sono le nostre radici
Il ruolo dei nonni è quello di trasmettere hobby, passioni, ascoltare i propri nipoti, raccontare storie della famiglia, compiere “missioni” (es. sorprese per mamma e papà) e riscoprire con i loro nipoti il loro lato bambino!
Tutto ciò che riguarda le regole, l’educazione, permessi e divieti spetta ai genitori, i nonni possono solo (e devono) impegnarsi nel farle rispettare.
Per far sì che ciò avvenga è importante che i nonni riconoscano e approvino i propri figli come genitori, passaggio non sempre facile e che spesso comporta parecchi momenti conflittuali, ma che se ben gestiti possono diventare costruttivi.
I nonni devono seguire i principi educativi impostati dai genitori e non sminuirli agli occhi del bambino, al limite se non li condividono possono confrontarsi con i propri figli. In questo modo si crea un dialogo utile alla crescita di tutti e i nonni non vengono vissuti come persone invadenti che si vogliono sostituire a mamma e papà.
Seguendo questi consigli si può arrivare a costruire un bellissimo rapporto tra nipoti, genitori e nonni e contribuire insieme alla in questo modo i nonni saranno davvero considerati come dei tesori per tutta la famiglia.
Se ti interessa questo argomento e vuoi rimanere in contatto con noi, scrivici a info@mentesicura.it