Home Psicologia infantile Nanna da solo: quando e come?
Nanna da solo: quando e come. A cura della Dott.ssa Erika Michielon
Il passaggio della nanna, quindi dal lettone dei genitori, alla cameretta, è un momento sempre delicato, segna la conquista di un’autonomia da parte del bambino e un momento di distacco dai genitori, in particolare della mamma (se è in corso l’allattamento al seno).
Quest’ultimo aspetto viene sempre trascurato, i genitori si concentrano sempre sul bene del bambino e si ripetono frasi come “ormai è grande, deve imparare a dormire da solo”.
Può essere vero, ma che ricaduta ha questo sui genitori? Anche per mamma e papà, il passaggio dal dormire insieme, nello stesso letto o nella stessa stanza, al vedere “quello” spazio vuoto potrebbe non essere cosi indolore.
Questo aspetto è sempre da monitorare, perchè il malessere di un genitore viene immediatamente percepito e vissuto dai figli, e a volte anche trasmesso.
Ciò detto, è vero però che è necessario che questo passaggio ci sia e che i bambini imparino a dormire nella loro cameretta e che abbiamo uno spazio tutto loro per fare la nanna.
Come terapeuta familiare ed esperta di terapia di coppia, sento l’obbligo di segnalare l’importanza di questo passaggio di autonomia, sia per l’equilibrio della coppia (da ristabilire dopo la gravidanza e il parto), sia per la salute mentale del bambino.
La nostra esperienza e numerose ricerche hanno ormai dimostrato l’importanza di stabilire un ordine all’interno della famiglia.
E’ necessario far capire al bambino che mamma e papà oltre a essere i suoi genitori, sono anche compagni di vita e che il loro posto è la camera matrimoniale; mentre il posto dei bambini è la cameretta.
Questo si è visto che nel tempo salvaguarda l’equilibrio della coppia, diminuendo il rischio di una crisi di coppia e salvaguarda anche la salute mentale dei bambini.
Partiamo da: quando un bambino può dormire da solo?
L’età è un aspetto controverso, in alcuni ospedali, consigliano per i primi mesi di vita, di dormire insieme al bimbo, sia per una questione pratica, legata all’allattamento, ma anche perchè alcune ricerche hanno evidenziato che la vicinanza materna (l’odore materno) sia un fattore protettivo rispetto alla Sids.
Alcuni genitori però hanno paura di “schiacciare” nel sonno il bambino e quindi dopo pochi giorni o settimane, viene introdotto nella camera matrimoniale il lettino.
Ciò da cui parto quando un genitore mi chiede come abituare il bambino a dormire da solo, è che i bambini sono tutti diversi e che bisogna studiare insieme una strategia che possa andare bene per il proprio bambino.
Sicuramente la più consigliata e più affidabile è quella di creare dei riti condivisi con i nostri bambini
Anche questo passaggio, come quello di togliere il ciuccio o il pannolino, sono fasi di crescita e vanno evitate quando c’è già un momento delicato da affrontare (l’ingresso all’asilo, nascita di un fratellino, trasferimenti ecc).
Questo è ciò che riportano le linee guida e i manuali, ma vediamo i nostri genitori di Mente Sicura Kids come se la sono cavata:
Ricorda che il tuo bambino è unico e quindi saprai tu come gestire questa delicata fase, speriamo di esserti stati utili, se hai bisogno di altri consigli o suggerimenti, o se vuoi raccontarci la tua esperienza scrivi a info@mentesicura.it
Inoltre puoi seguirci su Facebook, Instagram e Tik Tok @mente_sicura per altri consigli
Leave a Comment