E’ dal 1884 che l’uomo si chiede in modo consapevole: ““What is an emotion?”Cosa sono e a cosa servono le emozioni?
E’ a questa domanda che cercherò di rispondere in questo articolo, per tutti gli adulti che stanno cercando di imparare a gestire le proprie emozioni e anche per tutti quei genitori alle prese con i propri figli, per uscire indenni dai tanto temuti capricci e per aiutarli a diventare emotivamente intelligenti.
Indice dei contenuti
L’emozione è un fenomeno composto da più aspetti, che ha il compito di gestire il continuo scambio tra l’individuo e ciò che lo circonda.
Le diverse componenti delle emozioni sono:
– cognitive, ovvero come valuto ciò che mi sta succedendo
– affettive, come valuto se una sensazione è piacevole o spiacevole
– fisiologiche, come ad esempio l’aumento del battito cardiaco o della respirazione
– espressive, a livello facciale, vocale o postulare
– tendenza all’azione, ovvero come comportarsi in seguito all’emozione provata (ad esempio, quando mi sento arrabbiato resto per un confronto o mi allontano per sbollire?)
Le emozioni ci accompagnano durante l’intero corso della nostra vita, a partire dalle prime reazioni emotive presenti fin dalla nascita.
Nel primo anno di vita è possibile riconoscere nel bambino le emozioni cosiddette “di base”: gioia, rabbia, disgusto, sorpresa, disprezzo, paura e tristezza.
Successivamente, durante il secondo anno di vita compaiono le emozioni “complesse”, ovvero timidezza, colpa, vergogne, orgoglio ed invidia, il cui sviluppo si completa intorno ai tre anni.
E’ perciò oltremodo sbagliato pensare che i bambini non sentano le emozioni o addirittura non siano in grado di provarle, i bambini al contrario sono “emozione pura”
Ma proprio a causa del fatto che i bambini vivono e sentono le emozioni, è importante educare i bambini alla propria intelligenza emotiva per aiutarli a gestirle a non venirne sopraffatti con l’età adulta.
Dobbiamo aiutarli a:
1. dare un nome alle emozioni (esempio: “vedo che sei arrabbiato”)
2. riconoscere il modo in cui le emozioni si esprimono attraverso il corpo (esempio: “sei tutto rosso in viso, credo che tu sia arrabbiato”)
3. verbalizzare la situazione e la vera questione emotiva (esempio: “stai piangendo, mi dici che non vuoi andare a scuola, ma forse vorresti stare di più con la mamma”)
E’ fondamentale per un’adulto sano ed equilibrato saper gestire le emozioni e saperle maneggiare.
Negli ultimi anni, vediamo sempre più adulti incontrare difficoltà anche solo nell’identificazione delle emozioni provate. Tra i tanti modelli in letteratura, vi propongo quello di Gross, che mostra 5 possibili modi, per essere più consapevoli delle emozioni che si provano:
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Bibliografia:
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