E’ importante per ogni adulto sano e equilibrato conoscere e affrontare le paure che possono mettere in scacco la sua vita. Vediamo in questo articolo di fare chiarezza
Hai paura degli inizi e delle conclusioni, di cambiare o di rimanere uguale, del successo o dei fallimenti, di vivere o di morire?
La paura è una delle emozioni più primitive che abbiamo, sappiamo tutti che nei tempi antichi questa emozione ci ha salvato la vita parecchie volte, evitando situazioni pericolose o innescando la fuga.
Quello che invece viene spesso dimenticato è che non ci sono più gli animali da cui difendersi, che minacciano di mangiarci o di ferirci, e cosi quest’emozione piano piano è stata sempre più messa in un angolo, sminuita e a tratti, è diventata simbolo di debolezza.
Ma nel nostro cervello la paura continua ad esistere e a farsi sentire, certo i pericoli sono cambiati ma le nostre reazioni sono rimaste identiche.
Indice dei contenuti
Ecco un elenco:
– Paura di parlare in pubblico
– Paura di farsi valere
– Paura di prendere decisioni
– Paura del cambiamento
– Paura dell’intimità
– Paura di cambiare lavoro
– Paura di essere solo
– Paura delle malattie
– Paura di invecchiare
– Paura di guidare
– Paura di perdere una persona amata
– Paura di terminare una relazione con un’altra persona
……
Vi sembrano familiari? Avete una di queste paure? Alcune? Tutte? Magari potreste aggiungerne qualcuna alla lista?
Possono esserci vari tipi di paure, ma le reazioni sono sempre le stesse.
In uno dei suoi articoli, il Dott. Selvini ci piega che le reazioni alla paura sono sostanzialmente tre: fight (attacco), freeze(congelamento) o flight (fuga).
Ma cosa significa?
Se torniamo indietro di nuovo ai nostri padri della preistoria, capiamo che ad ogni pericolo corrispondeva ad una reazione precisa, tramandata e ben strutturata.
Veniva insegnato ai figli come difendersi dai predatori o come cacciare: per esempio, con api e serpenti bisognava stare fermi (congelarsi), con i leoni e gli squali bisognava scappare (fuga), con i mammut o i bisonti si poteva attaccare con una strategia per cacciare (attacco).
La società moderna però non insegna più come affrontare le paure attuali.
La Dott.ssa Jeffers introduce una teoria interessante, ci spiega che mentre la società si affanna a dimostrare che la paura è un problema psicologico, per lei è solo un problema educativo.
Effettivamente una ricerca statistica sorprendente ci dice che le parole più usate dai genitori non sono “ti voglio bene” ma “stai attento”
Una stima dice che i genitori di bambini piccoli dai 2 ai 4 anni dicono “stai attento” almeno 10 volte al giorno.
Queste parole introducono il concetto di pericolo nella mente dei bambini, che una volta diventati grandi sentono di aver paure di ogni cosa continuando a “stare attenti”.
L’unico modo di conoscere e affrontare le paure è sentirle e agire ugualmente, evitando di evitare!
E’ necessario però avere un piano preciso, se per esempio abbiamo paura di parlare in pubblico, possiamo leggere libri sull’argomento, partecipare a seminari sentire il parere di qualcuno esperto che parla in pubblico da diversi anni, rivolgersi a un professionista.
Se abbiamo paura di cambiare lavoro, possiamo metterci seriamente a tavolino una sera, magari con il proprio partner o un amico e valutare i pro e i contro di questo lavoro e nel caso iniziare a pensare praticamente e dettagliatamente cosa fare per assicurarsi un altro lavoro futuro.
E’ fondamentale ricordarsi che la paura ci mette in uno stato di sofferenza, di passività, di impotenza e di depressione, è fondamentale trasformare questi stati d’animo in potere, scelta, eccitazione e azione.
Assumersi delle responsabilità e dei rischi e l’unico modo per uscire dalla trappola della paura e ricominciare a goderci la nostra vita
E tu hai combattuto contro la paura?
Raccontacelo scrivendo a info@mentesicura.it, o se senti di essere bloccato dalla paura chiamaci al 3398313207 per un consulto
Bibliografia:
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